Sandra Gutiérrez

Laureata in Storia e Master in Storia e Amministrazione del Patrimonio Culturale. Direttrice del Archivio Storico del Ministero degli Affari Esteri del Cile.

Intervista

A quando risale l’istituzione dell’Archivio Storico del Ministero degli Affari Esteri e quali ne sono state le funzioni nel tempo?

Il Ministero degli Affari Esteri è stato istituito nel 1871. La prima registrazione del funzionamento del suo archivio appare in una circolare del 23 novembre 1901, finalizzata all’ordinamento del regime interno degli archivi.

Disposizioni successive separarono l’archivio dall’ufficio dei partiti e lo designarono come “Archivio Storico Generale”, con la funzione esclusiva di conservare e ordinare tutti gli atti della Cancelleria. Oggi, l’archivio è un Dipartimento posto alle dirette dipendenze del Sottosegretariato al Ministero degli Affari Esteri, la cui struttura e obiettivi sono diventati più complessi.

Oggi, le sue funzioni principali sono legate a una gestione archivistica globale e i suoi obiettivi principali sono focalizzati sulla descrizione, conservazione e accesso alla documentazione originata e ricevuta dal Ministero degli Esteri. Attività sviluppate nel rispetto di rigorosi standard sia internazionali sia nazionali.

Oggi, inoltre, inoltre, parte importante del lavoro del nostro archivio consiste nel fornire risposte tempestive alle richieste di trasparenza e alle richieste degli utenti. Attività svolta non solo in presenza dei richiedenti, ma anche per posta elettronica.

I temi principali che possono essere approfonditi dalla nostra documentazione comprendono, tra gli altri, la gestione diplomatica e consolare, le relazioni bilaterali con i paesi vicini, la colonizzazione e l’immigrazione, il commercio estero, la partecipazione a organizzazioni internazionali e la stessa storia istituzionale,

Quali sono i progetti emblematici realizzati dall’Archivio Storico?

Dal 1994 l’Archivio Storico Generale ha realizzato importanti progetti, finanziati tramite fondi sia privati sia statali, che si sono concentrati principalmente sull’organizzazione, descrizione e catalogazione di alcune delle nostre collezioni documentarie, e nella digitalizzazione e conservazione delle fotografie appartenenti al nostro archivio fotografico.

• Negli anni 1994 e 1995 è stato portato a termine il Progetto per l’Installazione delle attrezzature del Laboratorio di Conservazione – Restauro del Laboratorio della Carta, con fondi forniti dalla Fondazione “Andes”.

• Tra il 1998 e il 2002, il Progetto di Conservazione e Catalogazione dell’Archivio dei Paesi Confinanti.

• Nel 2005 è stato realizzato il Progetto di conservazione e catalogazione della Collezione fotografica della Cancelleria, avvalendosi di fondi resi disponibili dall’Università di Harvard.

• Tra il 2012 e il 2013 sono state digitalizzate 3.500 fotografie per la visualizzazione dell’Archivio Foto nel catalogo del nostro sito, finanziato da Heritage Trust Project della società EMC.

• Tra il 2014 e il 2016 è stato realizzato il progetto “Enhancement of the Immigration Fund: Organization, Assessment and Description of Documentation”. Fasi 1 e 2, anche con l’utilizzo di fondi della RADI.

• Tra il 2018 e il 2020 sono state portate a termine le due fasi del progetto “Catalogazione del Fondo Organizzazioni Internazionali: Prima Fase (1983 – 1990) e Seconda Fase (1990 – 1992)”, ancora grazie al contributo della RADI.

• Tra il 2019 e il 2020, grazie ai fondi concessi dalla RADI, è stato eseguito il progetto “Conservazione e digitalizzazione degli album dell’Archivio della Cancelleria Cilena”.

A quando si riferiscono le foto del viaggio in URSS di Neruda e quale fu il motivo di tale viaggio?

Le fotografie di Pablo Neruda in URSS corrispondono a un viaggio effettuato nel 1950 dal Messico, a bordo della nave “Argentina”, che fece una breve sosta a Cuba.

Giunto a Mosca Neruda partecipò a un incontro che prevedeva la presenza di rappresentanti comunisti di tutto il mondo, in cui si è discusso dell’organizzazione di un esercito di resistenza comunista in ciascuno dei paesi latino-americani.

Che incarichi diplomatici ha ricoperto Pablo Neruda?

All’inizio della sua prima fase diplomatica, Pablo Neruda nel 1927 fu nominato Console del Cile a Rangoon, in Birmania. Tra quell’anno e il 1933 prestò servizio anche come Console a Colombo, Batavia e Buenos Aires.
Nel 1934 assunse la carica di Console del Cile a Barcellona e l’anno successivo a Madrid. Lo scoppio della guerra civile spagnola nel 1936 segnò una parentesi nel suo lavoro diplomatico, costringendolo a rientrare in Cile nel 1937.

Nel 1939 si stabilì come Console del Cile a Parigi, incarico nel quale fornì uno dei suoi più grandi contributi come rappresentante del nostro paese all’estero, ovvero l’organizzazione del viaggio della nave Winnipeg, che portò oltre 2.000 spagnoli che aveva scelto il Cile come paese di asilo.
Infine, nel 1940 fu assegnato come Console in Messico e tra il marzo 1971 e la fine del 1972 fu Ambasciatore a Parigi.

Incarichi Diplomatiche di Pablo Neruda

1927: Console a Rangoon, Birmania
1930: Console a Batavia, Java
1933: Console a Buenos Aires, Argentina
1934: Console a Barcelona, España
1935: Console a Madrid, España
1939: Console a Parigi, Francia, per l’immigrazione spagnola in Cile.
1940-1943: Console a Città del Messico
1971-1972: Ambasciatore a Parigi, Francia

Pablo Neruda e il viaggio di Winnipeg (1939)

Fotografie della collezione

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