Volodia Teiltelboim: amico, compagno e collega poeta

Volodia Teitelboim, è stato un avvocato e un importante uomo politico cileno durante il XX secolo. Inoltre, si è distinto come scrittore. Ha fatto parte della “generazione letteraria del ’38” e ha ricevuto il Premio Nazionale di Letteratura nel 2002. In tale contesto, dal 1937 fino alla morte di Pablo Neruda nel 1973, è stato uno dei più grandi amici del poeta: compagno di lotte politiche e collega nel campo delle lettere.

Volodia Teitelboim nacque a Chillan nel 1916, lo stesso anno in cui morì Rubén Darío. Negli anni ’30 aderì al movimento rivoluzionario di ispirazione socialista sia nel settore artistico sia in quello politico. È entrato nella gioventù comunista e ha studiato legge all’Università del Cile, senza però perdere la passione per la poesia. Nel 1935, insieme a Eduardo Anguita, pubblica Antologia della Nuova Poesia Cilena, un libro che provocò una lunga polemica, perché non includeva importante scrittori.

Nel 1952 pubblicò “Hijos del salitre”, con una prefazione di Neruda nella seconda edizione. Poi sarebbero venuti giorni difficili, compresa la retrocessione a Pisagua nel 1956. Negli anni ’60 fu deputato e poi senatore di Valparaíso. Nel mondo politico è stato riconosciuto per la sua eloquenza e oratoria. All’inizio degli anni ’70 pubblica con Nascimento un libro poco conosciuto, “The Citizen Office”, di cui Neruda scrive nuovamente la prefazione, facendo riferimento alle sue qualità di intellettuale impegnato, che rappresentava, secondo Neruda, “una nuova dimensione della politica”. Poi arriva l’esilio a Mosca. Al suo ritorno nel Paese dopo 15 anni, negli anni ’80 e ’90 pubblica biografie di Neruda, Mistral, Borges e Huidobro, caratterizzate da grande rigore letterario.

La sua biografia di Pablo Neruda è una delle più complete e uniche, poiché in essa riesce a rivelare il poeta anche nella sua dimensione umana. Questo libro riunisce le virtù di un saggio cronologico, anche se indica che la vera biografia di Neruda è da ricercarsi nella sua poesia, dove ha sentito e scritto tutti i richiami della vita.

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